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Il Dialetto
Mini-dizionario del Dialetto Pofano
Un pò di greco, un pò di longobardo, provenzale, spagnolo e francese, ma soprattutto tantissimo latino. Eccolo il nostro vernacolo ciociaro, anzi la prima lingua materna, la parlata e il dialetto di Pofi. Diciamo subito che la lingua dialettale è quella che è radicata nel subconscio o nell’animo di ciascuno di noi, perché succhiata con il latte materno, vissuta con gli affetti familiari, appresa insieme ai giochi fatti con i compagni. Il dialetto rappresenta, quindi, le radici. Trascorrono gli anni, la vita o il lavoro per molti di noi, ci hanno portato o ci portano lontano dal paesello …… ma le radici non si recidono. Il dialetto, allora più che mai, diventa il più immediato collegamento e il più profondo legame con la terra di origine, un vero e proprio ponte geografico, ma anche un ponte fra il presente e gli anni della fanciullezza. La lingua dialettale genuina, fluida, ricca di toni, originale e plastica, rimane nel tempo. Anzi va lontana al di là degli oceani, varca i confini insieme con gli emigrati in cerca di lavoro, recando sempre con sé – nello spazio e nel tempo – il nome della nostra terra ciociara, quello di Pofi e quello sublime della Patria Italiana.
| ABBUÓGNA | E’ necessario, bisogna. |
| ACCIARÌNE | Strumento rudimentale del folclore ciociaro costituito da un triangolino d’acciaio che,colpito con un bastoncino, emette un suono metallico. |
| ACCUGLÌSSERE | Che colpissero, dal verbo “colpire”. |
| ACCÙRTE | A corto, a presto. |
| ACQUÀTA | Vinello leggero e dolce ottenuto facendo fermentare per poco tempo mosto ed acqua. |
| ADDUMÀNE | Domani. |
| AGLIÓTTE | Inghiotte ( da “inghiottire”). |
| ALLÒGA | Mette in luogo, sistema ( da “sistemare”). |
| ALLUÓNGHE | A lungo, lontano. |
| ALMA | Anima. |
| AMMANTÀTA | Messa a manto; riferita alla piegatura della tovaglia, il copricapo della donna ciociara |
| AMMAZZATÓRA | Mattatoio (luogo per macellazione delle bestie). |
| AMMÚSCE | Esclamazione usuale dei bambini di un tempo, al passaggio della sposa, per chiedere confetti o, più anticamente “biavette”. |
| AMMUTTÁRE | Mettere il vino nella botte. |
| AMMUTTÍGLIE | Imbuto. |
| ANNÀNZE PIÉTTE | Davanti. Letteralmente: davanti il petto; trascinare con sé, portarsi appresso (“se gl’ha purtàte annanzepiétte”). |
| ANNÓRE | Onore. |
| APPICCAPÀNNE | Attaccapanni. |
| APPICCIÀ | Accendere. |
| APPRIÉSSE | Appresso. |
| ÀRCA | Recipiente di legno, che faceva parte del corredo della sposa, nel quale venivano riposti generi alimentari |
| ÀRDE | Brucia. |
| ARDÉGNE | Attrezzo per i lavori agricoli. |
| ARRINGHIETÙRA | Riempitura, materiale di riporto. |
| ARRÌZZETE | Alzati ( da “alzare” ). |
| ASSÙTTA | Asciutta. |
| ATTÈRRA | Giù, verso terra, verso il basso. |
| A ÙFFA | Gratuitamente, senza pagare “à magnàte a ùffa” . |
| AZAPÌCCHIA | Innocente gioco antico che si praticava con i bottoni che dovevano essere rigirati con le dita. |
| AZÀTA | Letteralmente significa “alzata”, modo di eseguire gli stornelli dei “matinatori”, intonando il motivo nella ottava più alta. |
| BÀLIA | Donna che allatta, dietro retribuzione il bambino altrui. |
| BALLARÈLLA | Caratteristico ballo ciociaro.Saltarello |
| BAMMÀCE | Residuo della filatura del cotone col quale si confezionavano cuscini e materassi. |
| BANNATÀRE | Banditore, colui che buttava il bando. |
| BARRÒZZA | Veicolo in legno a due ruote trainato da buoi che veniva utilizzato per il trasporto dei prodotti della agricoltura. |
| BÀSSE | Modo di eseguire gli stornelli dei “matinatòri” intonandoli nell’ottava più bassa, ma anche sul significato di piccolo di statura. |
| BATTAVÙTTE | Varietà di uva che si coltivava nelle nostre vigne. |
| BATTIMÙRE | Gioco con le monete di metallo che si facevano battere al muro e che, rimbalzando, cadevano per terra. |
| BÀVA ALA VÒCCA | Modo di dire relativo ad una persona che è giunta alla esasperazione, che ha raggiunto il limite della umana sopportazione. |
| BÌA | Solo, soltanto. |
| BIAVÉTTA | Bottoncino di pasta di pane che un tempo, si usava gettare dopo la cerimonia religiosa delle nozze. |
| BIÚNZE | Recipiente di vimini usato per il trasporto, con l’asino, di prodotti agricoli. |
| BRACIÉRA | Braciere per il fuoco. |
| BRUÓCCHELE | Broccolo; varietà di cavolo simile al cavolfiore. |
| BUCÀLE | Unità di misura per l’olio che si usava un tempo a Pofi; corrispondeva a due litri . |
| BÙSTE | Busto; accessorio per l’abbigliamento femminile di un tempo, usato per sostenere la vita e mettere in risalto le prosperità della donna ciociara. |
| BUTTÀRE | Riparatore di botti. |
| CÀCE | Formaggio. |
| CAGLÌNA | Gallina. |
| CALÀTA | Scesa (“pànza calata”),ma anche sul significato di tramonto “a recalàta de gliù sole”. |
| CÀLDRE | Tipo di seme che veniva eliminato dal grano tramite “gliù cunciaréglie”. |
| CALECÀGNE | Parte inferiore del piede, calcagno. |
| CALIÉRNE | Calendario (nel nostro caso è riferito al calendario meteorologico). |
| CALLÀRA | Recipiente di rame, con manico, che serviva per cucinare. Pentola |
| CALLARÀRE | Artigiano che lavora le “callàre” ed il rame in genere. |
| CALLARUSTÀRE | Recipiente in rame bucherellato nel quale si cucinavano le caldarroste. |
| CÀNGHENE | Modello di orecchini cadenti sulle spalle (“ricchìni a cànghene”). |
| CÀMA | Polvere del grano. |
| CANÌSTRE | Canèstro. |
| CÀNNA | Unità di misura di lunghezza (si usava, generalmente, per la misurazione della stoffa) pari a due metri. |
| CANNARÌLE | Esofago. Nel nostro caso per “cannarìle” si intende, in senso figurato, il mangiare o lo sperpero in genere. |
| CANNÀTA | Recipiente di terracotta con cui si attingeva acqua. |
| CANNÉLA | Candela. |
| CANNATÈLLA | Recipiente di terracotta, più piccolo della “cannàta”, con il quale si attingeva acqua |
| CANTINÒLA | Piccola cantina. |
| CAPIFUNÌCCHI | Persone addette a mantenere le funi alle quali era legata la bestia, nella “caccia alla bufala” che si svolgeva a Pofi. |
| CARÌA | Trasporta, trasportare. |
| CARRÉTTE | Carretto. |
| CARTUÓCCE | Rivestimento esterno della pannocchia del mais. |
| CÀSELA | Cumulo di grano appena mietuto sul campo. |
| CÀSSA | Contenitore in legno per la biancheria della sposa. |
| CATRÀPPULA | Arnese in legno provvisto di una maniglia metallica che, agitata, faceva rumore. Sostituiva il suono delle campane durante i riti della Settimana Santa. |
| CCÓNE | Un poco; (“dàmmene ne ccòne”). |
| CÉNTA | Accessorio dell’abbigliamento dell’uomo e della donna ciociara di un tempo. |
| CIAMMELLÉTTE | Ciambelle dolci. |
| CIÀNCA (CIANCHÉTTA) | Innocente gioco dei bambini di un tempo. |
| CICILIÀNE | Granturco. |
| CICINÉSE | Pregiata varietà di uva rossa che si coltiva nelle nostre vigne. |
| CIÉTTE | Presto (“maddumàne ciétte”). |
| CÌRCHIE | Cerchio di ferro che sosteneva le “conche” di rame; successivamente con tale nome venne indicato, anche, il cerchione della ruota della bicicletta. |
| CIUÓPPE | Zoppo. |
| CÒMMEDE | Recipiente; contenitore in genere. |
| CÓNCA | Recipiente in rame, un po’ più grande della “callàra”, impiegato per la pulizia e l’igiene della persona. |
| CÒPPELA | Copricapo in tessuto o in lana. |
| CÒSCINA | Recipiente di legno impiegato nella vendemmia per il trasporto dell’uva. |
| CRAPÌTTE | Capretto, piccolo della capra ancora lattante. |
| CRASTAPUÓRCHE | Persona esperta nel “castrare” il maiale, al fine di permettere un ingrassamento più veloce. |
| CREDENZÓNE | Mobile in legno nel quale si riponevano i vestiti e i capi di abbigliamento in genere. |
| CRÌCCA | Aggettivo riferito a persona in stato di ebbrezza, su di morale; con lo stesso sostantivo si indica la cresta del gallo. |
| CUCCHIÀRA | Grosso cucchiaio di legno per rimescolare o assaggiare il cibo. |
| CUCCIATÈLLA | Gioco di bambini che si praticava con un sasso di terracotta (“la còccia”). |
| CULÀTA | Operazione che si praticava per candeggiare la biancheria da lavare. |
| CUMPRUMÉSSE | Rito civile del matrimonio. |
| CUNCIARIÉGLIE | Attrezzo agricolo utilizzato per separare il grano dalla pula. |
| CÙNE | Aggettivo riferito ad una qualità di prugne dal colore scuro (“prùgna cùne”). |
| CUÓTTE | Letteralmente “cotto”. Operazione di cottura del mosto del vino, per farne aumentare la gradazione. |
| CURÀGLIA | Tipica collana della donna ciociara, composta da perle di corallo rosso di varia grandezza. |
| CURNÙTE I MAZZULÀTE | Modo di dire riferito a persona che, dopo il danno, ha subito la beffa. |
| CURPÉTTE | Corpetto: capo dell’abbigliamento femminile della donna ciociara che si indossava sopra la camicia. |
| CURZÈ | Varietà di busto indossato dalle donne ciociare. |
| CUSÈLLA | Macchiolina che si manifesta dentro l’occhio a causa di una particolare malattia oggi molto rara. |
| CUTECÙGNE | Strumento rudimentale del folclore ciociaro costituito da un bidone ricoperto di pelle nella quale veniva inserito un bastone che, compiendo un movimento alternativo, emetteva un caratteristico suono. |
| CUTTRÉLLA | Recipiente di rame con manico che veniva usato, un tempo, per fare “la culata” e “lu cuótte”. Caldaia. |
| DECÌNA | Unità di misura del peso, corrispondente a 10 “libbre”, cioè Kg 3,33. |
| DÓTA | Dòte; beni che il padre dona alla figlia che si sposa. |
| FASCIATÙRE | Indumento intimo usato per fasciare il corpo dei neonati e, in genere, dei bambini. |
| FÀUCE | Falce, fìenaia. |
| FAZZULETTÓNE | Grosso fazzoletto, in genere rosso, usato come copricapo o come accessorio dell’abbigliamento. |
| FÈLE SPÀRSE | Nome nostrano dell’itterizia |
| FERRÀRE | Artigiano del ferro battuto; “gliù ferrare” ferrava anche, gli asini e i muli. Maniscalco. |
| FERRÀTE | Inferriate; i lavori venivano realizzati tutti in ferro battuto a mano. |
| FIARÀTE | Bruciacchiate. |
| FILÀTE | Prodotto ottenuto dalla filatura del lino caratterizzato da una filatura più grossa rispetto a “gliù ùrre” che ha una filatura minore |
| FIÓNNA | Fionda; era costituita da una “furcinèlla” di legno sulla quale si legava “la làstica”. |
| FRATÌGNA | Aggettivo relativo ad una particolarità di prugne molto scure (“fratìgne”, letteralmente, indica il colore marrone del saio del frate). |
| FREMMENTAZZIÓNE | Fermentazione. |
| FRÌDDE | Freddo. |
| FRÒBBICE | Forbice, cesaie. |
| FRÙSCHE | Cespuglio, arbusto. Vilucchio. |
| FUNÌCCHIE | Piccola fune con la quale si teneva la bufala nel corso della locale “caccia”. |
| FUNÌLE | Fienile. |
| FURCÌNA | Attrezzo di legno o di ferro usato per inforcare la paglia e il fieno. |
| FURCÌNELLA | Piccolo fermaglio di metallo usato per annodare i lunghi capelli della donna ciociara. |
| FÙSE | Strumento di legno usato un tempo, per filare il lino, il cotone e la lana. |
| GLÌBBRA | Unità di misura del peso, pari a 333 grammi. |
| GLIMÙNE | Limoni. |
| GLIÙME | Arnese di latta con all’interno lo stoppino che, alimentato dal petrolio, emetteva luce nelle case. |
| GLIÙNA BÒNA | Luna buona; la luna era considerata favorevole durante il periodo in cui era calante, dalla luna piena in poi. |
| GLIUPINÀRE | Nome con il quale vengono denominate le persone affette da <<licantropia>>. |
| GRANÀRE | Granaio, luogo dove veniva riposto il grano. |
| GRÀSCIA | Abbondanza. |
| GRATTÀRSE NCIÒCCA | Grattarsi, grattamento. |
| GRÉGNA | Covoni di grano che costituivano, anche,una unità di misura della quantità di grano. |
| GRÈTTE | Spaccature, incrinature. |
| GRÙPPE | Nome volgare della difterite, malattia dei bambini che, un tempo, era molto frequente. |
| IÀTE | Andate. |
| GLIÙ GIORNE, LA DÌ | Giorno. |
| LANTÈRNA | Arnese in latta rivestito con vetro. |
| LÀSTICA | Elastico. |
| LAVIÉGLIE | Lavello, tino in legno usato nella vendemmia. |
| LÈSTRA | Giaciglio per gli animali, lettiera. |
| LIÉTTE | Letto |
| LUNTANÀNZE | Lontananze; guardarsi a distanza. |
| LUSTÉSSE | Ugualmente, lo stesso. |
| MACCARÙNE CULL’ÒVA | Pasta all’uovo, caratteristico piatto pofano. |
| MADDUMÀNE | Questa mattina. |
| MAGNÀTE | Abbuffate. |
| MAMMÀNA | Levatrice. |
| MANICCIÀTE | Manciata, quantità che può essere stretta in una mano. |
| MANNARÌNE | Sostantivo riferito a quelle persone che, fino a pochi anni fa, portavano a vendere in città i prodotti della nostra terra. |
| MANTÌLE | Tovaglia. |
| MARRÓNE | Gioco che si praticava, un tempo, con le monete metalliche. |
| MÀSTRA | Recipiente in legno, da cucina, nel quale si riponevano generi alimentari. |
| MATINATÓRI | Persone che, la notte di Capodanno, cantavano. |
| ‘MBRÒ | Però. |
| ‘MBRAGÀTE | Imbragato. |
| MELÀNGURE | Varietà di agrume amaro. |
| MÈSA CÀNNA | Unità di misura di lunghezza pari a un metro. |
| MIÉSE TÙMBELE | Mezzo tombolo, pari a ventitrè are. |
| MIÉVE | Mio. |
| MIGNÀTTA | Sanguisuga. |
| MESÙRA | Unità di misura dell’olio, pari a venti litri. |
| ‘MMIÉRNE | Inverno. |
| ‘MMÓCCA | In bocca. |
| MÒRGIA | Contenitore nel quale si metteva <<gliù pìccure>>, nel gioco de << gliù spaccapìccure>>. |
| MÓRRA | Gioco molto comune, un tempo, nel nostro paese; successivamente il gioco è stato vietato in quanto provocava risse fra giocatori. |
| ‘MPAGLIASÈDIE | Persona esperta nell’impagliare le sedie. |
| ‘MPIÉTTE | Letteralmente vuol dire <<in petto>>, addosso. |
| MUBBÌLIA | Insieme delle masserizie con le quali si arredava la casa. |
| MUCCHELÒTTE | Moccolo di cera che si metteva all’interno della lanterna. |
| MUGLÌCURE | Ombelico. |
| MUGLÌNA | Modo di confezionare prodotti alimentari, servendosi dei comuni panni da cucina. |
| MULENÀRE | Mugnaio. |
| MUNNÀTA | Ripulitura. |
| MUNUZZÀTE | Fatto a pezzi, tagliato alla rinfusa. |
| MUÓGLIE | Moglie. |
| MURTÀLE | Mortaio, vaso in legno nel quale si pestava il sale e il pepe. |
| MUSCIARÈLLE | Castagne secche. |
| MÙSSE | Faccia, viso. |
| MÙSTE | Mosto. |
| NCAPPÈLLA | Letteralmente significa <<mette il cappello>>; |
| NCESTRÀTA | Messa nelle cestre. |
| ‘NCÒTTA | Pannocchia non ancora matura cotta sul fuoco. |
| ‘NFRÙGLIA | Imbroglia. |
| ‘NGÀNNA | In gola, in bocca. |
| NÌNNE | Ingenuo. |
| NÒVA | Notizia della nascita del bambino che veniva data dal padre ai compari. |
| ‘NTÉNTA | Opaca, livida, non chiara. |
| ‘NTUNTITIÉGLIE | Un poco tonto, poco svelto nei riflessi. |
| NUÓSTRE | Nostro. |
| NÙRE | Nuvoloso. |
| ÓNCIA | Unità di misura del peso, corrispondente a 25 grammi. |
| PACCRÌLLA | Ingenua imprecazione. |
| PAGLIARÌCCIE | Materasso rudimentale imbottito con gli <<cartuócce>>. |
| PAGLIÉTTA | Cappello di paglia. |
| PAIÈLLA | Indumento intimo del neonato che sorreggeva <<gli fasciature>>. |
| PALLÙNE | Fichi che, toccandosi fra loro, pur ingrossando, non riescono a maturare. |
| PÀLME | Unità di misura della lunghezza, pari a 25 centimetri. |
| PAMPANÀRE | Varietà di uva bianca che si coltiva nelle nostre vigne. |
| PANNÙCCE | Indumento indossato dalle donne ciociare, simile ad un grembiule, che veniva allacciato alla vita. |
| PANÓGNE | Unge. |
| PASTÓRA | Nome dato ad una delle funi che mantenevano la bestia nella caccia alla bufala. |
| PATÌNE | Padrino. |
| PENNÀLE | Porticato antistante le abitazioni di un tempo con copertura dei tegole a vista. |
| PERLÒCCA | Mette le perle. |
| PÈRTECA | Palo in legno che si conficcava nel terreno e fungeva da sostegno per il cumulo di fieno (<<gliù funìle>>). |
| PETECÓNE | Parte inferiore della pannocchia del mais, delle radici. |
| PÌCCURE | Nome della trottola di legno che veniva fatta girare tramite la <<zagaglia>>. |
| PIGNÀTA | Recipiente di terracotta nel quale si facevano bollire i fagioli. Pignatta |
| PIGNÓNE | Quantità di spighe di grano che, alla trebbiatura, fruttavano circa 1 quintale di grano. |
| PÌRE | Pelo. |
| PIRIPIRIMBÉLLA | Gioco da ragazzi che consisteva nel saltare l’uno sull’altro. |
| PISTÀRE | Pigiare, pestare. |
| PLOCCHESÌTTE | Uomo piccolo di statura e rotondetto, ma anche bimbo paffuttello. |
| PORIÉGLIE | Poverello. |
| PÒSTA | Appostamento; col sostantivo “PÒSTA” si indicava,anche, l’autobus di linea che recapitava quotidianamente la corrispondenza, cioè la posta. |
| PRECÒCHELA | Albicocca. |
| PRÈDA | Grosso masso. |
| PUDÀCRA | Gotta, malattia che si manifesta con dolore acuto all’alluce e che è dovuta ad accumulo di acidi urici. |
| PÙGLIE | Pollo. |
| PUÓRCHE | Maiale. |
| PUSTÌGLIE | Arnese con il quale si batteva nel mortaio per tritare sale e pepe. |
| QUACEMÉNTE | Quasi. |
| QUÀRTA | Unità di misura per terreni corrispondente ad un quarto di tombolo. |
| QUÀTTRE I QUATTR’ÒTTE | Modo di dire che significa “rapidamente, subito”. |
| QUÓCQUERE | Anima interna della pannocchia, che conteneva i chicchi di granoturco. |
| RAMÀCCE | Rami secchi da mettere al fuoco. |
| RAMÀRE | Artigiani del rame (callaràre). |
| RAMÀTA | Soluzione di acqua e solfato di rame che viene spruzzata per diverse volte, sulla vigna. |
| RÀNCEDE | Odore e sapore acre di grassi in decomposizione. Rancido. |
| RATTAFÌA | Vino liquoroso a base di amarene. |
| RAZIÓNE | Orazione. |
| RÉCCHIA | Orecchio. |
| RECHIÉNA | Ripiena. |
| RECUNSÙLE | Usanza secondo la quale, alla morte di un parente o di un amico, si portava il pranzo o la cena in casa del defunto. |
| RECUNSÙLE | Usanza secondo la quale, alla morte di un parente o di un amico, si portava il pranzo o la cena in casa del defunto. |
| REFRESCÀTA | Pomeriggio inoltrato, che prelude al tramonto,quando l’aria rinfresca. |
| REMUNNÀ | Sbucciare, ripulire. |
| RESÌBBELA | Infiammazione acuta della pelle. |
| RENTUORTE | Attorcigliato, rintorto. |
| RICCÈLLA | Stipatura della mietitura sull’aia. |
| RICCHÌNI | Orecchini. |
| RICCHIÒLE | Piccole orecchie. |
| RICCIUÓLE | Recipiente di terracotta simile alla “cannàta”ma senza il beccuccio e con l’imboccatura ristretta. |
| RIGNÌCULE | Abitante del “Regno delle Due Sicilie”. |
| RINÀLE | Vaso da notte. |
| RÒBBA | Beni in genere, roba. |
| RÓCCA | Strumento di canna usato, un tempo, dalle donne per filare. |
| RUCIÀ | Parlare sottovoce. |
| RUGLIÀ | Parlare con voce alterata, animalesca. |
| RÙSCE | Rosso. |
| RUSÒLIE | Liquore a bassa gradazione, molto dolce e aromatizzato |
| RÙZZICA | Ruota di legno detta, anche, “ruzzicóne”,lanciata con la “zagàglia”. |
| SÀGNA | Piatto caratteristico ciociaro a base di farina ed uova. Lasagne. |
| SÀNECA | Indumento rustico di lino indossato dai contadini per i lavori agricoli. |
| SATIÉRIE | Rito della Settimana Santa, corrispondente all’Ufficio delle tenebre, nel corso del quale si faceva un gran fracasso con le “catràppule”. Letteralmente salterio. |
| SATÙLLE | Sazio. |
| SCAFÉTTE | Gustoso legume che cresce nelle nostre terre. |
| SCALLALIÉTTE | Arnese di rame con il quale si riscaldava il letto prima di coricarsi. |
| SCANNAPUÓRCHE | Persona esperta nella macellazione del maiale. |
| SCANZÌA | Scaffale in legno. |
| SCARPÌTTE | Abitante del centro urbano (usava le scarpe al contrario del contadino che, invece, calzava le ciocie ). |
| SCARTUCCIATA | Operazione consistente nel togliere il rivestimento della pannocchia del mais (gli cartuócce). |
| SCHÌTTE | Schivo. |
| SCÌFA | Recipiente di legno con la base allargata nel quale veniva servita la “sàgna”e gli “maccarùne cull’òva”.Serviva anche per seccare la conserva o mandare i cereali. |
| SCÌTA | Uscita, battuta spiritosa. |
| SCÓTA | Ascolta. |
| SCRÒCCHIA | Scricchiola, fa rumore. |
| SCUZZÀ | Scozzare, rimuovere il terreno arido. |
| SEGÀCCIE | Sega usata per potare. |
| SÌCCHE | Secco. |
| SIÉVE | Suo. |
| SMAESÀ | Fare la maggese, preparazione del terreno per la semina. |
| SOPRACURPETTÌNE | Specie di soprabito per neonati. |
| SPACCAPÌCCURE | Gioco che si praticava con “gliù pìccure”. |
| SPIANATÓRA | Pianale in legno sul quale “s’ammassa la sàgna ” e i “maccarùn cull’òva” . |
| SPIGÓNE | Tessuto in cotone pesante usato per confezionare indumenti da lavoro. |
| STRÙFFELE | Squisito dolce in uso a Carnevale. |
| SUDÀCCE | Setaccio. |
| SULÉTTA | Fondo della ciocia o delle calze di lana. |
| SUÓNNE | Sonno. |
| SURIÉGLIE | Grosso mestolo di rame con il quale veniva attinta l’acqua nella “tina”. |
| SURRÌCCHIE | Falcetto. Serricchio. |
| TAMBURRÈLLA | Strumento caratteristico del folclore ciociaro e napoletano costituito da un telaietto circolare sul quale è tesa una membrana che vibra. |
| TENÉVA | Dovevi. |
| TIÀNA | Pentola di terracotta usata per cucinare. |
| TIÉTA | Devi . |
| TÌNA | Anfora di rame, simbolo della Ciociaria, col quale si attingeva acqua alle fonti . |
| TINUÓZZE | Tino in legno impiegato nella vendemmia. |
| TÓGA | Listello di legno che costituiva il corpo della botte (dóga). |
| TÒRCIA | Artistico bastone,torcia o torcolo, rappresentante l’immagine dei Santi Protettori che a Pofi viene data in consegna al festarolo e la custodisce in casa per tutto l’anno. |
| TRACÒLLA | Sulle spalle. |
| TRAMIÉSE | In mezzo. |
| TRÓFA | Ciocca di fiori o foglie, raccolte insieme in un ramoscello. |
| TRÙVE | Torvo, oscuro involto. |
| TÙMBERE | Unità di misura per terreni, pari a 46 are.Tommolo. |
| TUÓCCHE | Tocco, pezzo rotto. |
| TUÓGLIE | Toglie. |
| TUÓRTE | Torto. |
| TÙTTRE | Pannocchia di mais. |
| UMBRELLÀRE | Riparatore di ombrelli. |
| UÓCCHIE | Occhio. |
| UÓCCHIE CATTÌVE | Nome nostrano del “malocchio”. |
| UÓCCHIE DE TRÓTTA | Seme che cresce, generalmente, insieme al grano. |
| UÓGLIE | Olio. |
| UÓIE | Oggi. |
| UÓSSE | Osso. |
| URATÒRIE | Oratorio. |
| URGANÉTTE | Organetto, caratteristico strumento del folclore ciociaro. |
| URÓNE | Avanzi di cucina mescolati alla “bròda”che venivano dati in pasto al maiale. Beverone. |
| ÙRRE | Prodotto ottenuto dalla filatura del lino, caratterizzato da una sezione più piccola rispetto a “gliù filàte”che aveva una sezione maggiore. |
| URTICIÉGLIE | Orticello. |
| ÙTTRE | Bambino. |
| VÀTE | Bivio, entrata su strada privata (“gliù vàte de casa”). |
| VATTARÀNTE | Bastone per battere i fagioli o altro. Pertica. |
| VÀTTE | Batte, colpisce. |
| VÀUZE | Intreccio di spighe di grano col quale si legano i covoni. |
| VERMENÀRA | Sinonimo della caratteristica malattia che provoca vermi intestinali nei bambini. |
| VÈSTA | Gonna. |
| VIGNÉGNA | Vendemmia. |
| VÌNNULE | Attrezzo usato per la filatura. |
| VÒRGNA | Rudimentale strumento a forma di imbuto ricavato, originariamente, da particolari conchiglie marine, impiegato per richiamare l’attenzione generale (un tempo il loro suono indicava l’arrivo in paese de “gli crastapuórche ”). |
| VRÀNGHE | Manciate di spighe di grano. |
| VUCÌNE | Vicino. |
| ZAGÀGLIA | Funicella costruita con il cotone impiegato per confezionare le calze, usata per il gioco della “rùzzica”e de “gliù pìccure” . |
| ZAPPÌTTE | Piccolo della capra che ha superato, però la fase dell’allattamento. Capretto. |
| ZAZÌCCHIE | Salsicce. |
| ZÉCA | Piccola. |
| ZÌCCHIE | Secchio. |
| ZINÀLE | Grembiule che si lega in vita per riparare la parte anteriore del vestito. |
| ZINALÓNE | Grembiule intero in cotone che si indossa sul vestito. |
| ZÌNNE | Mammelle. |
| ZÌPPE | Sterpo secco. |
| ZIZZAVÀCCA | Gustosa varietà di uva da tavola |
Pagina aggiornata il 03/04/2024