Nacque a Pofi il 9 Marzo 1899, figlio di Giovanni Battista e di Caterina Mattarelli, i quali gli trasmisero sani e saldi principi religiosi e morali. Certamente di buon esempio fu lo zio paterno padre Agostino Capozi religioso colasanziano di singolare intelligenza e virtù. Nacque a Pofi il 9 Marzo 1899, figlio di Giovanni Battista e di Caterina Mattarelli, i quali gli trasmisero sani e saldi principi religiosi e morali. Certamente di buon esempio fu lo zio paterno padre Agostino Capozi religioso colasanziano di singolare intelligenza e virtù.
Trascorse la sua infanzia a Pofi, assiduo frequentatore del convento di S.Pietro, ammirava le opere religiose francescane, appena dodicenne senti il forte richiamo della fede in Cristo e così partì per il collegio di S.Antonio al Monte a Rieti per compiervi gli studi ginnasiali.
Nell’Agosto del 1915 con gioia e devozione vestì l’abito dell’ordine francescano, assumendo il nome di fra’ Luca e dopo il noviziato prese, nell’anno seguente, i voti temporanei e proseguì gli studi di filosofia.
Purtroppo la lunga e sanguinosa prima guerra mondiale lo costrinse ad interrompere gli studi e l’itinerario formativo ed a partire per il fronte. Fu proprio l’episodio di guerra a far maturare la fede e la voglia di portare pace e parola di Cristo ovunque ce ne fosse stato bisogno quindi, appena rientrato dal fronte chiese ai sui superiori il permesso di recarsi missionario in Terra Santa oppure in qualsiasi altro luogo di missione. Indipendentemente dal voto, fin dall’inizio della vita religiosa, era intimamente convinto che l’annuncio della parola di Dio a tutti gli uomini fosse la missione prioritaria della Chiesa.
Proprio in quel periodo la Santa Sede si mostrava decisamente propensa ad affidare alla provincia romana dei frati minori la cura pastorale del vicariato di Taiyuan in Cina, nella regione dello Shashi, frà Luca fù per tanto invitato dai superiori a rinunciare alla tanto desiderata attività missionaria in Terra Santa per recarsi invece in Cina nel vicariato apostolico di Taiyuan, l’invito fu accettato senz’alcuna esitazione.
La solida preparazione culturale e teologica facevano trapelare già l’ottimo missionario, che avrebbe lasciato un’impronta ed un ricordo indelebili nel vicariato di Taiyuan. Esegui infatti un ottimo lavoro, progressivamente aumentò la conversione al cristianesimo nella piccola cittadina di Taiyuan sino a diffondersi nell’intera Cina. Purtroppo nel 1948 le truppe comuniste avanzavano minacciose verso la città di Taiwan, nell’anno seguente presero la cittadina cinese.
Dal quel momento fu dura la vita del buon fra Capozi, e tanto duro fu soprattutto lavorare nella propagazione della parola di Dio, in quanto, il nuovo regime di Mao-tze-tung, eseguì ufficiosamente una vera e propria persecuzione per i missionari cristiani. Nell’aprile del 1950 fu preso prigioniero dai militari di Mao, dopo lunghi periodi di prigionia e brutali torture, schivata la pena di morte e fu espulso dalla Cina.
Tornato in Italia riabbracciò i suoi cari ed i frati missionari scampati anch’essi alla ferocia di Mao, fu ricevuto con altri missionari da Papa Paolo VI al quale rinnovò la gran voglia di continuare la sua missione.
Infatti, qualche anno più tardi, nonostante l’esperienza in Cina, la persecuzione, il carcere, gli stressanti interrogatori, la condanna a morte, l’espulsione, volle tornare sul cammino della missione, partì per la Terra Santa ove trascorse gl’ultimi anni della sua vita. Nel 1991 le condizioni fisiche del Monsignore Capozi si facevano sempre più precarie, nel Dicembre dello stesso anno morì in Gerusalemme e in Nazaret fu sepolto nella gloria del padre. Aveva 92 anni di età, 69 di professione, 65 di sacerdozio, 51 di episcopato. MONS.LUCA CAPOZI può veramente considerarsi un fedele devoto fratello di S.Francesco del quale si è sforzato di imitare l’entusiasmo e l’amore per il prossimo.