In età preistorica, Pofi è uno dei tanti centri vulcanici della attuale Media Valle Latina; la sua attività vulcanica a carattere areale presenta numerose analogie con i centri vulcanici del Lazio posti più a Nord (quali i Colli Albani) e si è sviluppata lungo linee di frattura attivate dopo il sollevamento della catena appenninica. Le effusioni laviche in questa zona oscillano tra i 700.000 e 400.000 anni. Gli edifici vulcanici della Media Valle Latina (tra cui Arnara, Tecchiena) presentano caratteristiche simili: si tratta di edifici di tipo misto in cui i prodotti esplosivi (piroclastici) prevalgono su quelli effusivi (lave).
Secondo quanto emerso nell’ultimo cinquantennio dagli scavi archeologici effettuati sul sito “Cava Pompi”, frequentazioni umane nel territorio pofano sono testimoniate sin da epoca preistorica. I resti umani rinvenuti consistono di una diafisi tibiale e due piccoli frammenti di cranio; un’ ulna è stata invece rinvenuta fuori dal livello stratigrafico. Tali resti erano stati inizialmente messi in relazione con l’ uomo di Neanderthal e datati all’ era interglaciale Riss-Wurm, tra Palolitico inferiore e medio. Studi successivi hanno fatto invece propendere verso l’ Homo erectus, poiché lo strato di pozzolana in cui sono stati rinvenuti è sottostante a una colata lavica del vulcano di Pofi datata a circa 400.000 anni.
La fauna emersa dal medesimo livello è risultata costituita da esempalari di elefante, bue primigenio, megacero e Macaca florentinus, un Primate.
L’industria litica sembra privilegiare manufatti ricavati su lava, rispetto alle selci e risulta costituita da raschiatoi, perforatoi, grattatoi, bulini e ancoches; i manufatti appartengono al Paleolitico medio, al Paleolitico superiore, al mesolitico, al neolitico e all’età dei metalli.