La prima notizia della chiesa di S. Maria si ha nella Bolla di Papa Pasquale II dell’anno 1108. Essa era compresa nel fortilizio del castello ma era di piccole dimensioni e dalla struttura fatiscente. Nella prima metà del 1700 si decise di non proseguire con continui rabberciamenti e restauri ma di demolire il tutto per costruire una nuova struttura progettata dall’architetto G. Giovannini.
La nuova chiesa è costituita da di un battistero, da un corpo centrale a croce greca, di sei cappelle dedicate rispettivamente: a S. Giovanni Battista; a San Giuseppe, Antonio e Carlo; a San Michele Arcangelo; a Santa Maria del Soccorso; a San Sebastiano e al SS.mo Rosario. Oggi, dopo continui ammodernamenti, presenta una struttura a tre navate, una sacrestia e una facciata principale con una porta centrale e due laterali. L’insieme è una tipica espressione del settecento, lontana però da ogni enfasi barocca.
(Fonte: Felice Campoli, 1982; Pofi: dalle origini al secolo XX, Roma)