Papa Innocenzo XII, nel novembre 1699 aveva dato parere favorevole affinché fosse aperto un nuovo Convento in Provincia di Campagna e Marittima. E poiché da circa sei anni il Sig. Gio. Battista De Carolis di Pofi aveva insistentemente chiesto di fondare nella propria Terra, un Convento di francescani del Ritiro di S. Bonaventura, i Superiori del Ritiro stesso, superando qualche difficoltà insorta, ritennero giunta l’occasione per accogliere la richiesta.
Religiosi francescani, in numero di 8, il 14 maggio 1700, si portarono a Pofi e presero possesso della Chiesa di San Pietro, nonché di due stanze destinate ad abitazione “per modo di Ospizio”, in attesa della costruzione del Convento. L’anno 1704 l’edificio destinato a Convento poteva dirsi compiuto.
La Chiesa, in dipendenza dei vari rifacimenti, risulta oggi costituita: di una navata maggiore, la parte più antica, di una navata minore sul lato sinistro, nonché di un cappellone nella linea del transetto.
All’altare maggiore una grande pala raffigura la Vergine seduta in trono con Bambino sulle ginocchia e ai lati i Santi Pietro e Paolo, di imitazione di scuola umbra, opera del pittore francescano Fra Pietro Copenaghen (detto il Raffaello danese). Sopra il presbiterio, una lapide ricorda la munificenza della famiglia De Carolis e la fondazione del Convento. In ciascuna delle prime tre cappelle, tele settecentesche, di buona fattura, copie di altrettante opere esistenti a Roma nella Basilica di S. Giovanni in Laterano e di Aracoeli raffiguranti S. Francesco in estasi, la Madonna di Loreto con S. Vincenzo Ferresi, e una Sacra Famiglia con S. Anna.
Nella quarta cappella, o cappellone, costruita negli anni 1907 – 1908, a cura e spese del Terzo Ordine e col lavoro dei fedeli, dedicata alla madonna Addolorata, dall’altare ora abbattuto che ha dato posto alla cappella, sono state poste in quattro nicchie laterali statue di santi francescani in primo luogo S. Francesco e S. Antonio dei quali ogni anno viene celebrata solennemente la festa organizzata dall’O.F.S.
Sotto l’altare centrale, unico della cappella, una immagine in terra cotta del Cristo morto, opera Napoletana della fine del XIX sec. Il cuore della Chiesa di S. Pietro è certamente la cappella di Gesu’ bambino di Praga, statua lignea del 1700 di scuola napoletana inaugurata il 20 novembre 1999 a conclusione dell’anno internazionale della famiglia.
La devozione a Gesu’ bambino e molto sentita dal popolo di Pofi e dai molti devoti che ricorrono a Lui con fiducia e che sperimentano ogni giorno la promessa fatta dal Piccolo Re a P. Cirillo Carmelitano “Piu’ voi mi onorerete, piu’ io vi favorirò”. La cappella e protetta da un artistico cancello in bronzo voluto dai fedeli e una lampada ad olio arde perennemente dinanzi alla taumaturgica immagine.